I media, i rappresentanti politici e delle istituzioni citano spesso il MES in relazione a NextGenerationEU e allo Strumento per la Ripresa: ma che cos’è il MES e perché (e come) è collegato a NGEU?

Una domanda, una risposta

Abbiamo recentemente pubblicato un approfondimento riguardo al cosiddetto Strumento per la Ripresa, o Recovery Instrument, o NextGenerationEU. È una delle grandi novità dell’anno e del nuovo periodo di programmazione! Se non lo avete ancora letto, fatelo ora!

Abbiamo lasciato inevasa questa domanda: che cosa c’entra in tutto questo il MES?

Ecco a voi una risposta, sintetica ma (speriamo) esaustiva. Buona lettura

Il MES, uno strumento “a latere” rispetto ai fondi europei

L’acronimo MES sta per Meccanismo Europeo di Stabilità. Come precisa la pagina dedicata del sito della Banca d’Italia,  si situa al di fuori del quadro giuridico della UE, essendo stato istituito nel 2012 attraverso un apposito trattato intergovernativo tra i paesi parte dell’“area euro”. Ha una sua dotazione finanziaria di 80 miliardi di euro (fornita dai paesi aderenti in misura proporzionale al loro peso economico) e può raccogliere ulteriori risorse attraverso l’emissione di titoli garantiti dagli stati aderenti. 

Questi fondi possono essere utilizzati  per assolvere alla sua funzione fondamentale, che è (come precisa la Banca d’Italia):

“Concedere, sotto precise condizioni, assistenza finanziaria ai paesi membri che – pur avendo un debito pubblico sostenibile – trovino temporanee difficoltà nel finanziarsi sul mercato.”

I motivi della diffidenza

Il MES è visto con diffidenza da alcuni esponenti politici (non solo italiani) per due motivi principali.

Innanzitutto, il ricorso a questo strumento è condizionato all’accettazione di un piano di riforme volte a riportare equilibrio nei conti pubblici, le cui misure possono risultare impopolari. 

Inoltre potrebbe suscitare la preoccupazione degli investitori riguardo alla “tenuta” dei conti del paese stesso; e dar luogo ad aumento dei tassi di interesse (e/o del cosiddetto “spread”) sui titoli emessi dal paese beneficiario, con un risultato finale potenzialmente antieconomico.

Un “cugino” finanziario di NGEU

Tuttavia, nonostante le differenze, il MES può dunque essere considerato a giusto titolo un “cugino” finanziario dello Strumento per la Ripresa:

1) le sue finalità (il supporto a paesi in difficoltà temporanee),

2) le sue modalità di finanziamento (attraverso l’emissione di titoli – da parte del MES in un caso, da parte della Commissione europea dall’altro),

3) il suo funzionamento (erogazione di finanziamenti ai paesi in difficoltà a tassi vantaggiosi),

hanno effettivamente dei punti in comune con NGEU.

In conclusione: focus su NGEU – e attendiamo nuovi sviluppi!

NGEU – ovvero lo Strumento per la Ripresa e la sua declinazione italiana, il PNRR o Piano Nazionale per la Ripresa e la Resilienza, restano a pieno titolo sotto i riflettori della nostra Guida e dei nostri lettori, data la loro rilevanza per l’Italia e (potenzialmente) per l’attività di europrogettazione. Ovviamente, l’attivazione del MES porterebbe nuovi fondi e (potenzialmente) nuovi progetti di cui parlare ai nostri lettori.

Le nostre pagine non hanno ancora approfondito il funzionamento del MES perché, al momento, le istituzioni italiane non hanno ritenuto necessario ricorrervi. Se questo dovesse avvenire, sapremo aggiornarvi con ulteriori dettagli e informazioni.