Analizziamo insieme i primi studi e le prime analisi sull’impatto della Recovery and Resilience Facility e del PNRR italiano.

Un cantiere in costante evoluzione

La nostra rubrica dedicata a PNRR e Recovery Instrument è in costante aggiornamento, con nuovi articoli e analisi, ma le evoluzioni in questo ambito sono davvero continue e veloci. Del resto, la rapidità è una delle caratteristiche di questo strumento, i cui fondi dovranno essere impegnati entro la fine del prossimo anno.

In questo nuovo articolo riprendiamo alcune analisi sull’impatto di questo strumento, nuovo e per molti versi unico. L’impatto è uno degli aspetti più critici e discussi nel dibattito sul PNRR. Da una parte, esso offre un’opportunità unica e risorse ingenti. Fonti ad esso riconducibili forniranno più della metà dei fondi europei destinati all’Italia in questo settennio, raddoppiando quindi la dotazione di fondi europei prevista in tempi normali. D’altra parte, questo strumento è caratterizzato da tempistiche e modalità di realizzazione che impongono un cambio di ritmo e di mentalità nell’utilizzo dei fondi europei.

Quanto resterà davvero ai cittadini italiani ed europei grazie al dispiegamento di questa grande iniziativa?

Rispondiamo a questa domanda attraverso le prime stime, i primi dati e le prime analisi, che affrontano questo argomento da punti di vista diversi e permettono di acquisire una visione più concreta su quanto realizzato dal PNRR sui nostri territori, attualmente e in prospettiva futura.

 

Le stime programmatiche della Commissione europea (per macro-ambito)

Le stime della Commissione europea indicano che entro il 2026 il PNRR italiano aumenterà il prodotto interno lordo dall’1,5% al 2,5%, portando fino a 240.000 persone nel mondo del lavoro. Insieme ad altri aspetti, individuano i seguenti elementi come quelli più caratterizzanti in termini di impatto per il PNRR italiano.

Impatto sulla “transizione verde”: 

Impatto sulla “transizione digitale”:

Impatto sulla situazione economica e sociale:

 

Le stime programmatiche del Ministero delle Finanze (per missione)

Le stime del Ministero delle Finanze indicano un impatto sul PIL pari al 3,6% entro il 2026 e forniscono i seguenti dettagli su alcuni dei più importanti impatti specifici del PNRR in ognuna delle sei Missioni.

Missione 1 (digitalizzazione, innovazione, competitività, cultura): 

Missione 2 (rivoluzione verde e transizione ecologica): 

Missione 3 (infrastrutture per la mobilità sostenibile): 

Missione 4 (educazione e ricerca): 

Missione 5 (inclusione e coesione): 

Missione 6 (salute): 

 

Le analisi dell’Osservatorio sul PNRR di OpenPolis (per settore)

A questi dati già molto concreti si possono aggiungere le analisi tematiche realizzate dall’Osservatorio sul PNRR di OpenPolis. Sono analisi fatte periodicamente su vari ambiti tematici, che verranno quindi arricchite e aggiornate col tempo. Ne proponiamo a seguire alcune tra le più recenti e interessanti già disponibili, ancora principalmente riferite a un calcolo di previsione piuttosto che a una vera e propria valutazione d’impatto.

PNRR e scuola:

PNRR e agricoltura:

PNRR e sviluppo urbano

Molti degli investimenti del PNRR finanziano aspetti di particolare rilevanza pratica per lo sviluppo urbano. Ad esempio:

PNRR e occupazione:

PNRR e parità di genere:

PNRR e giovani:

PNRR, cultura e turismo:

PNRR e sanità territoriale:

 

Le analisi “macro” del Parlamento europeo

A fronte di questi dati importanti e incoraggianti, il Parlamento europeo ha recentemente pubblicato una serie di studi per valutare l’impatto strutturale e di lungo termine della Recovery and Resilience Facility su alcuni paesi europei, tra cui l’Italia.

Vengono, in questo senso, espresse alcune riserve: “In Italia le misure per ridurre la disoccupazione giovanile mancano di dettaglio. Lo stesso si può dire delle azioni per ridurre le elevate disparità regionali, una grande sfida per l’economia italiana. Sorgono anche dubbi sull’assenza di progetti rilevanti nelle diverse aree della transizione verde. Infine, manca un piano a medio termine per rafforzare la sostenibilità del debito.”

Viene inoltre ripreso un concetto già ricordato in altre analisi e dalla nostra Guida: “la crescita potrebbe essere inferiore al previsto a causa della bassa capacità di assorbimento. […] Una capacità amministrativa insufficiente implicherebbe un tempo eccessivo necessario a spendere completamente i fondi del PNRR, il che potrebbe comprometterne il ruolo di stabilizzazione.”

Gli studi hanno un taglio tecnico e accademico e possono essere consultati qui: Digest generale degli studiStudi per Austria, Belgio e GermaniaStudi per Estonia, Ungheria, Polonia e RomaniaStudi per Francia, Italia, Portogallo e Spagna.

 

I nuovi strumenti di monitoraggio di ItaliaDomani

Poiché il monitoraggio e la valutazione dell’andamento del PNRR e del Dispositivo per la Ripresa e la Resilienza costituiscono fattori fondamentali per garantirne il successo, la piattaforma di riferimento ItaliaDomani ha recentemente arricchito le sezioni dedicate a questi aspetti.

In particolare, la piattaforma include una sezione dedicata all’andamento dell’attuazione del PNRR, in cui è possibile consultare lo stato di avanzamento di ogni missione, di ogni componente e del lavoro di ogni amministrazione titolare. 

La piattaforma presenta inoltre una nuova sezione “Catalogo open data”, con tutti i dati e le relazioni sull’avanzamento degli interventi e delle attività del PNRR aggiornati periodicamente. Tra i “dataset” più significativi: “Milestone e Target programmazione del PNRR”; “Quadro finanziario del PNRR”; “Localizzazione dei progetti PNRR”; “Progetti del PNRR”; “Soggetti del PNRR”. Si tratta di una mole di informazioni molto significativa e scaricabile in vari formati (xls, csv e json), utile per comprendere al meglio quanto realizzato man mano nell’ambito del PNRR. Riprenderemo alcune di queste informazioni nell’ambito dei nostri prossimi aggiornamenti.

 

PNRR: un’idea più concreta

Questo articolo dovrebbe permettere a molti dei nostri lettori di acquisire un’idea più concreta su quanto il PNRR ha realizzato e realizzerà sui nostri territori. Pur essendo un programma colossale, che tocca moltissimi punti strutturali (e infrastrutturali) della vita del nostro paese, i suoi risultati e il suo successo si misureranno sulla base di realizzazioni molto concrete e vicine a ciascuno di noi.